Taverna Tortuga

Taverna Tortuga
"Forse è sempre meglio essere un fuorilegge per una causa che un cittadino senza alcuno scopo nella vita." (Mari stregati - Tim Powers)

lunedì 26 dicembre 2016

Capodanno da Pirati!


SUPER CAPODANNO "IN MASCHERA" alla Taverna Tortuga!

In Fraz. Vernetto 18 Q a Chianocco si festeggia un capodanno piratesco in compagnia della Trash music del nostro Dj Marcone a partire da mezzanotte.

La taverna aprirà alle 18,00 con possibilità di cena su prenotazione.

Tutti i presenti sono invitati (non obbligati, ovviamente) a mascherarsi da pirata! A tutte le persone che si presenteranno travestite, la ciurma offrirà la prima birra!

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CENA A MENU' FISSO SU PRENOTAZIONE


Tagliatelle fresche al ragù
Brasato all'Avanà
Patate e lenticchie
Panettone artigianale con crema al rhum
con bicchiere di spumante

20 euro (bere escluso)

Menù Veg in elaborazione

per Info e prenotazione chiamare o mandare un SMS
Andrea (345 375 8402)
Martina (348 824 4985)
Giulia (342 726 3624)

lunedì 12 dicembre 2016

Storie di Pirati pt.1: il Jolly Roger

Il Jolly Roger è la bandiera dei pirati, ma l’origine di questo nome non è chiara.

Una teoria vuole che derivi dal francese "jolie rouge”, poiché esisteva una serie di "bandiere rosse" che erano ben più temute del più noto Jolly Roger su sfondo nero. La bandiera rossa infatti significava morte certa, un attacco in cui non ci sarebbero stati prigionieri, mentre quella nera era un avvertimento, una possibilità di resa.

L'origine delle bandiere rosse è probabilmente legata al fatto che i corsari inglesi nella fine del ‘600 usavano una "red jack" (un vessillo color rosso) su ordine dell'ammiragliato.
Quando la guerra di successione spagnola finì nel 1714, molti corsari si diedero alla pirateria e alcuni mantennero la bandiera rossa, poiché il rosso simboleggia il sangue.
Non importa quanto gli uomini di mare temessero la bandiera nera dei pirati, tutti pregavano di non incontrare mai la jolie rouge. La bandiera rossa dichiarava spavaldamente le intenzioni dei pirati di non dare quartiere.


In ordine da sinistra a destra. Le bandiere di: 1)Edward Low,
2) Walter Kennedy, 3-4) Bartholomew Roberts,
5) Edward Teach "Barbanera", 6) Emanuel Wynne.
Il termine venne successivamente usato per la bandiera nera con teschio e ossa che apparve attorno al 1700. All'atto pratico, in combattimento, molti mercanti rimanevano sorpresi quando una nave cambiava la propria bandiera nazionale nella più minacciosa Jolly Roger, il che era l'effetto desiderato. Esistevano molte varianti e simboli addizionali sulle bandiere usate dai pirati. Calico Jack Rackham e Thomas Tew usavano una variante con due spade al posto delle ossa. Edward Teach (noto come "Barbanera") usava uno scheletro che reggeva una clessidra in una mano e una spada o una freccia nell'altra, posto a fianco di un cuore sanguinante. Bartholomew Roberts noto come Black Bart usava due varianti: un uomo e uno scheletro, che regge una spada o una freccia in una mano e una clessidra o una tazza nell'altra brindando alla morte, oppure un uomo armato in piedi su due teschi sopra le lettere ABH e AMH (un avviso per gli abitanti di Barbados e Martinica che la morte li attendeva). Scheletri danzanti simboleggiavano che i pirati davano poca importanza al loro destino.

In ordine da sinistra a destra. Le bandiere di: 1)Stede Bonnet,
2)Henry Avery (versione "jolie rouge"), 3)Walter Kennedy,
4)Christopher Condent, 5)Emanuel Wynne, 6)Calico Jack Rackham,
7)Edward England, 8)Christopher Moody.
L’uso del Jolly Roger può essere considerata una forma primitiva di guerra psicologica. L'obiettivo dei pirati era catturare la nave intatta e il suo carico: con una reputazione sufficientemente spaventosa, un pirata che mostrava la Jolly Roger poteva arrivare a intimidire l'avversario e costringerlo alla resa senza nemmeno entrare in combattimento. Se una nave decideva di resistere all'abbordaggio la Jolly Roger veniva abbassata ed era issata la bandiera rossa, indicando che la conquista sarebbe avvenuta con la forza e senza pietà. Ovviamente i pirati speravano che questo comportamento diffondesse la convinzione che resistere ad un abbordaggio fosse una pessima idea.

Al principio del XIX secolo il significato dei colori cambiò. La bandiera rossa significava
"non ci arrenderemo mai", ed era anche considerata simbolo di ammutinamento o di rivendicazioni. Per esempio durante le guerre napoleoniche la flotta inglese conobbe due brevi ammutinamenti di massa per contestare le paghe basse, il vitto scadente e la disciplina durissima, in queste occasioni i marinai esposero la bandiera rossa. Questa simbologia fu poi ripresa, in vario modo, anche da vari movimenti politici, prevalentemente di sinistra. Contemporaneamente la bandiera nera (un Jolly Roger
senza però alcun simbolo) prese a significare "non si fanno prigionieri, non ci diamo prigionieri", ovvero che il combattimento che si andava a incominciare sarebbe stato ad oltranza. Queste nuove bandiere non erano esposte tanto per spaventare le navi mercantili, ma come segnali di sfida verso le navi delle marine regolari.

martedì 6 dicembre 2016

Benvenuti alla Taverna Toruga!

Veduta storica del "Cotonificio Vallesusa"
Riapre un luogo simbolo per la socialità di giovani e meno giovani, situato a Chianocco, nel centro della bassa Val di Susa. L'ex Cotonificio, locale ricavato da un vecchio capannone del vecchio "Cotonificio Vallesusa", riapre sotto una nuova luce dando vita alla Taverna Tortuga.



L'isola di Tortuga, i cui bucanieri nel 1640 divennero noti come i Fratelli della Costa, era la roccaforte della pirateria caraibica. Da quest'isola, partirono le spedizioni dei più grandi pirati dell'epoca: Bartolomeo Portoghese, Francesco Nau detto l'Olonese, Rock il Brasiliano e Henry Morgan, detto il re dei Bucanieri, autore di gesta mirabolanti che ancor oggi suscitano stupore. Ma soprattutto sull'isola pirati e filibustieri potevano trovare ristoro dopo le loro lunghe e ardimentose imprese in mare aperto. Un'isola felice in cui le regole e le leggi delle compagnie marittime non avevano legittimità alcuna, ma in cui vigeva il codice piratesco, un codice di comportamento scritto per la prima volta nel 1721 dal Capitano Barthomew Roberts.

L'Isla de la Tortuga

Così come l'isola dei pirati, la Taverna Tortuga vuole essere luogo di ristoro e aggregazione per i valsusini, popolo fiero, che nella loro storia hanno fatto della ribellione un vessillo prima nella lotta partigiana al nazifascismo, nelle lotte operaie e ora nel movimento popolare contro il Tav, opera inutile e imposta.

Entrando nel merito del (nuovo) locale, alla Taverna Tortuga potrete trovare un vasto assortimento di birre adatte a tutti i gusti e tutte le tasche. Così come il resto del menù, che prevederà anche piccola ristorazione con attenzione ai prodotti del territorio e caffetteria (con colazioni il sabato e la domenica mattina, per gli ardimentosi dell' "after").

La nostra spillatrice
Ovviamente, sull'isola dei pirati non poteva mancare anche una nostra speciale selezione di Rum!

Anche le nostre attività saranno all'insegna del "per tutti": dagli apericena del giovedì e del venerdì alla live music e dj sets nel fine settimana, un maxischermo su cui verranno proiettate partite e film, giochi e attività per bambini e famiglie, tisaneria per la tranquillità domenicale, wi-fi free, e molto altro ancora.


Ciurma, tieniti pronta...
All'arrembaggio!